martedì 1 novembre 2016

Scienze, Matematica e Storia - Antiche unità di misura...

Vi ricordate la lezione introduttiva sulle unità di misura?
In classe vi ho raccontato che in estate ho visitato il museo egizio di Torino ed ho scattato alcune fotografie:












Abbiamo dunque ricordato alcune caratteristiche della civiltà egizia, soffermandoci sulle usanze, religione, arte, opere e vita dell'antico egitto.

A colpire la nostra attenzione sono stati alcuni strani utensili presenti in una vetrina del museo ed in particolare uno strano "righello"...






...il cubito (dal latino cubitum, che significa gomito)! Questa era un'unità di misura della lunghezza molto comune in antichità, utilizzata da tutti i popoli del mediterraneo. Ogni città ed ogni popolo aveva però il proprio cubito: quello di Atene misurava 52,5 cm, quello romano era lungo circa 44,73 cm, quello ragale egizio misurava 52.3 cm. Quest'ultimo era diviso in 7 palmi e 28 dita. Esistevano anche dei multipli come la canna che valeva ben 100 cubiti.
Fino al Medioevo il cubito è stato largamente utilizzato, epoca nella quale si è persa l'uniformità nelle misure: ogni paese adottava proprie unità di misura.
Dobbiamo attendere la rivoluzione francese affinché venga adottato il sistema metrico decimale: il metro fu adottato in  Francia nel 1793 e progressivamente venne diffuso negli altri Stati nel corso dell'ottocento.
Era necessario però mostrare a tutti la nuova unità di misura adottata e metterla a confronto con le vecchie unità di misura adottate a livello locale. Molte istituzioni pubbliche affissero delle misure campione nelle facciate dei loro edifici. Un esempio lo troviamo proprio a Pistoia: facendo un giro in Piazza del Duomo si può ammirare sotto il loggiato del Comune un campione di metro paragonato alla vecchia unità di misura adottata nella nostra zona: il doppio braccio toscano!

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